Impresa sociale

14 Gennaio 2021

Scuole di musica e riforma del Terzo settore, come scegliere la giusta qualifica

Tra le opzioni da valutare c’è quella di diventare associazione di promozione sociale, ente generico o impresa sociale, in base alle attività che si svolgono e alla propria organizzazione interna. Qualche spunto per scegliere consapevolmente 

28 Ottobre 2020

Rimborsi ai volontari nelle cooperative sociali, cosa fare?

Si esprime il Ministero del Lavoro armonizzando le indicazioni previste dal codice del Terzo settore e quelle della disciplina particolare della legge 381. Si mantengono la definizione preventiva delle spese rimborsabili, i limiti giornalieri e l'autocertificazione sostitutiva, ma anche l'indicazione di parametri generali in base alla totalità dei soci 

07 Ottobre 2020

Riforma del Terzo settore, cosa è successo nel 2020

Pochi decreti ma numerose circolari interpretative utili a leggere la normativa nel modo corretto. In vista della pubblicazione del decreto sul registro unico nazionale, facciamo il punto sui provvedimenti adottati e quelli mancanti 

22 Marzo 2019
12 Settembre 2019

Le associazioni culturali e la riforma: ecco cosa cambia

Scegliere se entrare o meno nel terzo settore dipende da una serie di variabili fiscali. Tra le possibilità, quella di diventare associazione di promozione sociale oppure optare per un approccio più imprenditoriale. Tutto ciò che bisogna sapere per decidere bene 

20 Maggio 2019
01 Settembre 2020

L'impresa sociale può essere una "Srl semplificata"

Il Ministero del Lavoro scioglie i dubbi su una eventuale incompatibilità. Definite anche le linee da seguire per la redazione dell'atto costitutivo che integri le indicazioni del codice civile e quelle della normativa di settore

11 Dicembre 2019

Imprese sociali e profit, un’alleanza che funziona

Secondo l’indagine dell’Osservatorio Isnet 7 imprese su 10 del campione registra un livello occupazionale stabile e +17% negli ultimi tre anni. L’alleanza con le aziende, inoltre, fa aumentare l’inserimento dei soggetti svantaggiati. Complessivamente il sistema conta oltre 23mila realtà 

14 Aprile 2019
19 Novembre 2020

Fondo di garanzia anche per gli enti del Terzo settore non commerciali

Due circolari attuative del Medio Credito centrale aprono al finanziamento già previsto dalle modifiche al Decreto Agosto e le rendono finalmente attuabili. Possibile richiedere un prestito fino a 30mila euro garantito dallo Stato da restituire in massimo 10 anni 

22 Marzo 2019

ETS - ENTE DEL TERZO SETTORE

 

Una delle grandi novità della nuova normativa sul non profit in Italia è l’introduzione di un’unica categoria che definisce i contorni di questo variegato mondo: sono gli enti del terzo settore (Ets), accomunati da uno stesso profilo giuridico, dall’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore (Runts) che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza scopo di lucro. Una grande famiglia in cui soggetti diversi operano secondo regole e finalità comuni.

Per diventare Ets è necessario perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale (un elenco di 26 aree di intervento centrali per la vita delle comunità) in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi. Perché lo si fa, cosa si fa, come si fa, quindi, diventano elementi centrali per entrare a far parte del terzo settore.

La riforma identifica diverse categorie di Ets con caratteristiche specifiche e ogni tipologia trova spazio in sezioni diverse del registro unico nazionale del terzo settore. In primis, ci sono le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps), categorie finora regolamentate da specifiche leggi e storicamente le più radicate. A queste si aggiungono gli enti filantropici, finora conosciuti sotto forma di fondazioni, associazioni filantropiche e fondazioni di comunità, le imprese sociali, totalmente rinnovate e potenziate rispetto al passato e che comprendono le cooperative sociali, le reti associative, che grazie alla riforma acquistano un nuovo ruolo nelle attività di monitoraggio e controllo, e le società di mutuo soccorso. La riforma lascia poi una “pagina bianca”, aperta alle nuove possibili organizzazioni del futuro: è la sezione “Altri Ets” in cui si possono iscrivere tutte le altre realtà che hanno le caratteristiche di ente del terzo settore ma non sono riconducibili a nessuna delle categorie prima citate.

La riforma ridefinisce i luoghi decisionali dedicati al coordinamento normativo con funzioni di vigilanza, controllo e coordinamento rispetto all’applicazione della normativa. Si tratta nello specifico dell’istituzione della Cabina di regia con funzione di coordinamento delle politiche di governo e il Consiglio nazionale del terzo settore, con funzioni consultive, di nomina e di vigilanza, monitoraggio e controllo sull’applicazione della normativa sul terzo settore.

Infine, la riforma istituisce un sistema di incentivi e finanziamenti per il terzo settore. Tra questi il fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale, un sistema di risorse finanziarie pubbliche per le Odv, le Aps e per finanziare l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali e altre forme di sostegno al terzo settore. Tra le novità, l’istituzione della Fondazione Italia Sociale, la cui funzione è di completare l’apporto del soggetto pubblico al terzo settore.

02 Settembre 2019

Bilancio sociale sempre più al centro della comunicazione del non profit

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 agosto, le linee guida sono uno strumento che segna la strada a tutto il mondo non profit per rendere conto delle proprie attività e del modo in cui si svolgono. In linea con le esigenze di pubblicità e trasparenza richieste dalla riforma del terzo settore

22 Marzo 2019
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