Lo sancisce la sentenza n. 131 della Corte costituzionale in risposta al ricorso della Regione Umbria, sottolineando che co-programmazione e co-progettazione sono l’applicazione del principio di sussidiarietà. Il commento di Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Sull’affidamento Anac aveva proposto criteri che riconducevano al Codice degli Appalti ma il parere allontana l’ipotesi che sia l’autorità anticorruzione a poter coordinare la materia
Co-programmare e co-progettare serve per far crescere tutti i soggetti interessati, migliorare l’analisi dei bisogni evitando gli sprechi e rafforzare l’impatto sociale. Lo chiedono alcuni dei formatori del programma Capacit’Azione. E chiedono di parlare un linguaggio comune
Una riflessione sui motivi che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto normativo per il terzo settore, a cinque anni dal primo annuncio, secondo Pierluigi Consorti, Luca Gori ed Emanuele Rossi della Scuola Sant’Anna di Pisa
Un’analisi sul perché attivare processi di co-progettazione conviene a tutti, se gestiti in modo corretto e trasparente. Costruire insieme gli interventi per la comunità produce notevoli vantaggi. Eccone alcuni
Lavorare insieme, fare formazione per costruire una cultura comune, mettersi in gioco nel rapporto con la pubblica amministrazione e coinvolgere tutti gli attori sociali. Ecco alcune delle richieste dei partecipanti al progetto Capacit’Azione nei primi dati di monitoraggio
Una nuova sentenza, in linea con la n. 131 del 2020, ribadisce che è consentito, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, un modello organizzativo di rapporto con la pubblica amministrazione ispirato non al principio di concorrenza, ma a quello di solidarietà
Con una circolare il ministero chiarisce le modalità di informazione dei vantaggi economici percepiti dalla pubblica amministrazione e che coinvolgono diversi enti di terzo settore. Sciolto il nodo delle cooperative sociali che avranno gli stessi obblighi delle società